Attivismo, consapevolezza, empatia.
Continuano a essere queste le parole che mi guidano ogni giorno. E lo faranno anche nel 2025.
Ho ascoltato di nuovo, in queste ore, il discorso straordinario che Joaquin Phoenix ha fatto davanti al mondo intero quando, nel 2020, ha vinto il premio Oscar per la sua interpretazione nel capolavoro Joker.
Un modello, oltre che un attore incredibile e un bellissimo uomo. Questo artista ha messo la sua popolarità al servizio degli ultimi, degli invisibili. Facendo piccoli miracoli.
Ha dato una lezione a tutti, ricordando quanto sia importante rispettare gli altri viventi. E a farlo dovrebbero essere prima di tutto i genitori, quelli che spesso mi hanno preso in giro per il mio impegno per gli animali, senza pensare che saranno proprio i loro figli le vittime della catastrofe ambientale che ci aspetta, se non cambieremo abitudini.
Il pianeta è al collasso e la sofferenza genera sofferenza.
Ecco perché non smetterò mai di essere in prima linea, per risvegliare coscienze, per sradicare abitudini sbagliate e nocive per tutti. Joaquin Phoenix è un esempio per noi attivisti e uno stimolo a continuare a raccontare, svelare verità scomode, darsi da fare ogni giorno.
A chi mi legge consiglio di accettare la sfida di Veganuary, l’appuntamento di inizio anno con la cucina vegetale. Un modo semplice, divertente e curioso per affacciarsi su un nuovo stile di alimentazione. Sano e rispettoso degli altri viventi.
Attivismo, consapevolezza, empatia. Darsi da fare ogni giorno, osservare con sguardo vigile e attento, e il cuore aperto, chi ci vive accanto, a prescindere dalla specie.
A cosa serve essere qui se non ci diamo da fare per migliorare il mondo? È vero, non possiamo salvare tutti, ma iniziamo con il primo passo. Attraverso i corsi di scrittura emozionale, i seminari che terrò nei prossimi mesi, le uscite in natura e gli articoli punto a incontrare persone simili a me, che credono nell’importanza del lavoro quotidiano e parlano per chi non ha voce.