Dal piacere al rispetto

Dal piacere al rispetto

Se ne parlava da tempo, e finalmente è arrivato il momento di passare all’azione.

L’incontro che si terrà a Cerea il prossimo 15 marzo è un importante obiettivo raggiunto per me e per molte altre belle persone, attive ogni giorno per la difesa degli animali.

Insieme a noi, alle volontarie de Il sogno di Laika, che fanno un lavoro straordinario nel territorio della bassa veronese, sarà presente Riccardo Trespidi, medico che è per me anche amico carissimo, alleato nelle mie battaglie e punto di riferimento da anni. Ci siamo trovati insieme tante volte, a manifestare lui e a scrivere io. Un’amicizia che ha messo insieme le nostre competenze diverse e un grande amore in comune: quello per gli animali.

Si parlerà di un tema forte. Dal piacere al rispetto. Il piacere della tavola, il rispetto degli animali. Le due cose possono viaggiare insieme?

Siamo ancora circondati da gente che non solo no sa nulla dell’alimentazione vegetale, e sforna le solite battute sulla lattuga come unico mezzo di sostentamento per i vegani. Gente noiosa e mortalmente banale. Ma ha anche la presunzione di giudicare, condannare, deridere, senza argomenti e senza competenza. Le cose urlate hanno potere, in questa società di superficiali che pensano di conoscere il mondo perché guardano Facebook e TikTok.

Ogni volta che vado a mangiare fuori, o lo sguardo mi cade sui piatti di turisti seduti a tavola, mentre cammino per la città, vedo montagne di cadaveri nel piatto. Vedo assenza di pensiero, di riflessione. Lo vedo anche nelle pance deformate, dove sembra di scorgere profili di salsicce, stinchi, bistecche piene di ormoni e sofferenza. Lo sento nei discorsi assurdi, nelle diete inverate da fantomatici esperti che invitano a riempirsi lo stomaco di roba morta e proveniente dai lager degli animali.

Eppure il web ci consente oggi di sapere molto bene cosa accade dietro i muri spessi delle industrie degli animali – mi rifiuto di chiamare allevamenti i lager – ma lo sport più diffuso è ancora quello di girarsi dall’altra parte. Ci sono associazioni che combattono per questo e offrono strumenti di conoscenza per aprire gli occhi, finalmente. Forse informarsi è scomodo? Meglio cullarsi nelle proprie piccole certezze e mantenere vivi i vizi? Lo dicevano gli anziani, in effetti: beata ignoranza. Ma la coscienza esiste, e va fatta lavorare.

Insieme a Riccardo Trespidi parleremo di consapevolezza e scelte di responsabilità. Per gli animali, per noi stessi, per il pianeta. Il menefreghismo che dilaga e aumenta con l’aumentare dell’ignoranza sarà la condanna dell’umanità, prima di quanto si possa immaginare.

Fare cultura e fare attivismo sono azioni imprescindibili per me. Anzi, penso che siano uno scopo di vita. A cosa serve la cultura se non è messa al servizio di cause giuste, se non aiuta a dare voce a chi non ne ha? Di cultura accademica mi sono scocciata, così come dei suoi rappresentanti, esseri umani che di umano hanno gran poco. Che sfoggiano il loro sapere senza sapere nulla di quella intelligenza emotiva che è invece la base delle relazioni. La cultura non ha importanza se non è intimamente legata all’anima e al cuore.

Per me esiste il piacere solo dove esiste il rispetto.

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Silvia Allegri
Silvia Allegri è giornalista, saggista e appassionata di animali. Organizza attività di approccio con gli animali, trekking someggiati e corsi di scrittura. Partecipa a seminari e conferenze. Per informazioni e contatti scrivi a silvia@silviaallegri.it
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