Il fascino irresistibile degli animali è un dato di fatto, un fenomeno al quale si dovrebbe dare maggiore attenzione. Perché se questa attrazione che gli esseri umani provano verso gli altri viventi fosse utilizzata come veicolo per fare cultura, per far aprire gli occhi e risvegliare le coscienze, forse questo mondo non andrebbe incontro alla sua fine, come purtroppo sta avvenendo.
Ho alle spalle la prima delle tre giornate che mi vedono impegnata alla fiera di Vita in Campagna, a Montichiari. Tengo brevi seminari e corsi dedicati alla conoscenza dell’asino, alla terapia con gli animali, al benessere che deriva all’uomo dalla relazione con gli altri viventi.
Vedo davanti a me tante tipologie di persone. C’è chi ha già degli animali, chi li vorrebbe e cerca di capire se il proprio progetto è realizzabile, oppure arrivano semplici appassionati che desiderano approfondire le loro conoscenze.
Tengo i miei corsi nello stesso padiglione dove vengono venduti coniglie e galline, nella stessa fiera in cui si trovano, tra gli espositori, anche commercianti specializzati in attrezzature per allevatori. Insomma, un mondo che in parte mi è estraneo, e che non appartiene al mio sentire. Eppure, credo che la mia presenza in questo evento sia uno stimolo importante per i visitatori. E ringrazio chi mi sta dando questa opportunità, la dottoressa Rizzotti, direttrice di Vita in Campagna, la rivista per cui scrivo da anni. In qualche modo offro un punto di vista diverso per approcciarsi agli animali. Vedendo in loro non esseri viventi utili a ‘fare’ e produrre, che si tratti di uova, carne, latte. Bensì compagni di vita, alleati, fedeli collaboratori, creature affidabili su cui si può contare nei momenti più critici della vita.
Mi fa soffrire, il primo impatto con una realtà opposta alla mia sensibilità. Eppure mi fa stare bene esserci. Sarebbe troppo facile stare in ambienti sempre solo confortevoli. Dove tutti la pensano come me. Essere lì mi aiuta a ricordare la mia missione. A raccontare come le cose possano essere straordinariamente stimolanti, se vissute con il cuore e la pancia, e non soltanto con la testa.
E il fascino irresistibile degli animali mi aiuta in questo: osservo i volti di chi guarda le mie foto, i ritratti di animali umani e non umani. Vedo le espressioni del viso trasformarsi e addolcirsi, perché tutti abbiamo bisogno di amore e di attenzioni. E in questa epoca storica, più che mai, si stanno facendo largo i nostri compagni di vita animali. Capaci come nessun altro di donare affetto e sincerità, emozioni e tempo. Sono loro i protagonisti di Relazioni Bestiali, il saggio appena uscito e dove sono raccolte storie di grandi amicizie tra esseri umani e conigli, cavalli, maiali, galline, gatti, cani.
Dopo giornate come questa, e dopo ogni seminario in cui parlo di animali, mi rendo conto di quanto sia importante il lavoro di chi, come me, si occupa di comunicazione per mestiere. Scrivere, raccontare, mostrare il fascino irresistibile degli animali può fare dei piccoli miracoli.
Se oggi anche uno solo dei miei ascoltatori cambierà il suo approccio verso gli altri viventi, lo considererò già un enorme successo.