Mondo del vino, è ora di mettersi al passo coi tempi.
Partecipo a decine e decine di degustazioni, eventi, viaggi stampa, cene e pranzi organizzati da aziende del mondo del vino, consorzi, associazioni.
Si parla così tanto di sostenibilità, ecologia, benessere della terra, cambiamenti climatici. Ma possibile che questo si limiti soltanto ai calici che solleviamo con tanto piacere?
Mi ritrovo, ogni volta, a chiedere un’alternativa che non contenga carne, pesce e possibilmente eviti altri prodotti di origine animale. Perché? Perché quel cibo è sofferenza, ingiustizia, tortura, prepotenza, cattiveria. Confesso che vengo trattata sempre coi guanti, anzi: i colleghi fotografano volentieri il mio piatto più del loro. Sono sempre piatti più colorati, più profumati, più digeribili. Più tutto, insomma.
Eppure, sono sempre la sola ad avere questa esigenza. E di certo non è per timidezza: se c’è una categoria che si fa pochi problemi a domandare, è proprio quella dei giornalisti. Che potrebbero diventare motori di un cambiamento, invece di arroccarsi su vecchie posizioni in nome di tradizioni ormai piene di polvere.
Il mondo si sta riempiendo di ristoranti 100% vegetali, o quantomeno vegetariani, con delle carte vini di altissima qualità. Un sommelier preparato sa creare ottimi abbinamenti, paesi ‘carnivori’ come la Germania contemplano sempre, nei loro menù, alternative con ingredienti non animali.
Che sia ora di svegliarsi? Di dimostrare un po’ di coerenza? Per evitare che ogni volta si debba essere costretti ad abbuffarsi di grissini e pane, nel momento in cui si sceglie di avere un indirizzo minimamente coerente di rispetto per gli animali?
Non c’è un pianeta B, nemmeno per le vigne…
Credo sia una questione di coraggio, inizialmente, come per ogni cambiamento importante. Ma vi assicuro che bevo Amarone, Teroldego, Merlot, Chianti, senza bisogno di avere un pezzo di animale morto nel piatto.
La natura offre infinite varietà di sapori, il Medioevo è finito da un pezzo.
Magari all’inizio ci sarà qualcuno che storce il naso, ma d’altronde non è un problema vostro se in molti si sono fermati ai tempi dei banchetti degli imperatori. Vi ricordo che decenni e secoli fa la carne era un lusso della domenica, e solo per ricchi. Facciamoci qualche domanda se oggi non costa nulla…
Mondo del vino, mettiamoci al passo. Siamo in tanti ormai a ragionare non solo in funzione del nostro stomaco, ma per il bene di tutti. E ricordatevi, i vegani non mangiano solo insalata.