Natura e benessere mentale

Natura e benessere mentale

Per me questo periodo coincide sempre con la conclusione di una serie di workshop, laboratori, corsi e conferenze. In attesa di riprendere, e dopo una pausa doverosa, mi sono resa conto che una cosa, su tutte, mi colpisce. Tanta, troppa gente ha perso il contatto con la natura. Le persone vivono la vita in luoghi artificiali, come se non appartenessero a quel regno dei viventi del quale facciamo parte nel momento in cui veniamo al mondo.

Per tanti la natura è una minaccia, un luogo misterioso e insidioso, un luogo sporco. Dove si annidano pericoli, dove ci sono disagi. Ma il disagio lo vive chi non conosce la natura. Chi la evita senza saper cogliere la sua bellezza e trascorrendo il proprio tempo in ambienti artificiali soffre di ansia, si ammala in continuazione, perde concentrazione. Semplicemente, non vive.

Durante gli incontri con il pubblico di ogni età parlo sempre di questo, cerco di creare consapevolezza. Siamo una cosa sola, noi e la natura. Ci crediamo in diritto di dire: noi e gli animali, noi e l’ambiente. Ma noi siamo animali, siamo ambiente. Siamo parte di un sistema di energie collegate tra loro.

Ammiro i pochi che si accorgono di questo patrimonio prezioso che è nelle nostre mani, e lo tutelano, se lo godono e lo gustano pienamente. Provo tristezza per chi non sa comprendere quanto sia importante.

Mi stupisco anche che molti divulgatori, intellettuali, scienziati non portino mai, o quasi, tra i temi urgenti, quello del rispetto degli animali. Possiamo fare tanto, se apriamo gli occhi. Basta avere il coraggio di documentarsi e sapere. In caso contrario si alimenta la follia. C’è, perfino tra le teste più illuminate, una sorta di chiusura, un’ottusità di chi sceglie il comodo. Dividono animali e ambiente. e lo trovo pazzesco.

Mentre stiamo qui a parlare milioni di animali stanno morendo torturati negli allevamenti intensivi, milioni di piante lasciano spazio a monocolture che servono a foraggiare gli schiavi di questi lager di esseri viventi incapaci di difendersi, molti dei quali finiranno in discarica prima ancora che nei negozi e nei supermercati. La carne e i derivati animali non hanno niente di etico, giusto e salutare. Eppure si finge di non vedere e non sentire, diventando pigri. Perché è comodo così. E si alimenta lo spreco, oltre all’egoismo.

Se si recuperasse un rapporto con la natura tante medicine si potrebbero buttare via. La natura e i suoi abitanti guariscono, rinforzano, danno gioia.

Non mi stancherò mai di ripeterlo. Chi non è d’accordo con me è libero di non leggermi, ovviamente. La verità è scomoda, per qualcuno. Ma natura e benessere mentale sono profondamente connessi, e chi lo nega forse dovrebbe già preoccuparsi.

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Silvia Allegri
Silvia Allegri è giornalista, saggista e appassionata di animali. Organizza attività di approccio con gli animali, trekking someggiati e corsi di scrittura. Partecipa a seminari e conferenze. Per informazioni e contatti scrivi a silvia@silviaallegri.it
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