Giornata straordinaria e indimenticabile, il 28 settembre 2013. Tutte le associazioni animaliste che sono attive a Verona hanno organizzato il presidio in piazza Bra per raccogliere le firme per l’abolizione della vivisezione, in coordinamento con molte altre piazze d’Italia.
Il pomeriggio è stato intenso: flash mob; partecipazione di due ballerini, che hanno messo in scena, in maniera davvero forte e toccante, la vicenda di una gattina finita in un laboratorio di vivisezione, torturata e morta tra dolori atroci; intervento mio, di un medico, di una ricercatrice, durante i quali abbiamo spiegato perché abbiamo deciso di intervenire pubblicamente per far capire quanto la vivisezione sia una tortura ignobile, inutile, inaccettabile.
Non è stato facile per me parlare in quel contesto: vedendo le foto di quei poveri animali innocenti torturati per alimentare schifosissimi interessi economici, sentendo gli urli strazianti degli animali nei laboratori, leggendo quali orrori avvengono in quei luoghi di dolore, sono stata malissimo.
Ma allo stesso tempo ho privato una grande gioia: vedendo i passanti che si fermavamo ad ascoltare, sconvolti da quanto vedevano e sentivano; vedendo quante firme sono state raccolte quel giorno, 560 in poche ore. Vedendo che intorno a me c’erano tante persone altrettanto sensibili nei confronti di questo dramma. Mi sono sentita meno sola del solito, a le vicinanza di tante belle persone pronte a combattere per i più deboli mi ha fatto sperare che esista ancora un po’ di umanità, ancora tanta gente capace di provare empatia, pronta a sacrificare il proprio tempo per fare aprire gli occhi a quanti ancora non conoscono.
Grazie agli organizzatori, l’unione fa la forza. E adesso avanti: mancano ancora moltissime firme. Per firmare, ci si può rivolgere alle associazioni animaliste locali, oppure andare su stopvivosection.eu.