Una grande prova, per Renzi e i suoi ministri. Un Paese in ginocchio, una grande sfiducia verso la politica e le istituzioni, e una speranza comune: uscire da questa crisi economica e sociale, per ripartire.
Superata la fase delle primarie, un momento di confronto democratico e costruttivo, siamo pronti a ripartire. Qualcuno forse è un po’ scettico, qualcuno non è convinto del percorso che ha portato il segretario Renzi a diventare premier. Ma la forza del Partito Democratico deve per forza emergere adesso: attraverso un confronto si è giunti ad una svolta epocale, per l’intero Paese. Sarà l’occasione, spero, per voltare pagina: portare a compimento le riforme e rilanciare l’economia, puntare sulla scuola e sulla cultura per sconfiggere la crisi, difendere l’ambiente e valorizzare il turismo.
Sono davvero tante le sfide: come rappresentante del Partito Democratico in Provincia, non posso che augurarmi una vera svolta per il nostro Paese, alla quale il Pd sappia contribuire valorizzando le proprie risorse. Per mandare un messaggio finalmente rassicurante e positivo ai milioni di cittadini che si sono allontanati dalla politica e rifugiandosi nell’astensionismo o nella protesta non costruttiva del M5S, hanno perso completamente la fiducia nelle istituzioni.
Per quanto riguarda la mia regione, il Veneto, un passo importante è appena stato fatto: l’elezione a segretario regionale di Roger De Menech ha dimostrato che le anime del Pd, quando serve, sanno essere coese e aperte al dialogo costruttivo.
Ci aspettano sfide importanti: tra pochi mesi si andrà al voto in centinaia di Comuni, e poi ci saranno le elezioni europee, seguite nella prossima primavera dalle regionali. Appuntamenti ai quali dobbiamo arrivare preparati, per riconquistare credibilità e fiducia da parte dei nostri cittadini. La politica, come la desidero e come la desiderano in tanti, non è improvvisazione, ma studio, serietà, aggiornamento costante.
Buon lavoro a noi, dunque!