Ritorno a Isera tra le vigne eccellenti

Ritorno a Isera tra le vigne eccellenti

“Versa il vino, eccellente Marzimino!”. A immortalare il Marzemino ci ha pensato il più grande e straordinario genio della storia, il divino Wolfgang Amadeus Mozart nel suo Don Giovanni.

Ed eccoci qua, finalmente, a prepararci a un appuntamento che fa bene al cuore e al palato degli amanti delle cose belle e buone: io sono sempre tra questi…

In questa fine estate, che preannuncia finalmente l’arrivo dell’autunno, torno volentieri in Trentino per partecipare a Ed è subito Isera, l’evento dedicato al vitigno simbolo della Vallagarina, il Marzemino. Giunto quest’anno all’edizione numero 23.

In questo angolo di grande bellezza e spesso ancora poco conosciuto, per fortuna!, dal turismo di massa, cresce felice, coccolato e in splendida forma il Marzemino. Con la sua lunga e affasciante storia da raccontare. Perché ha cambiato nome più volte nella storia, ha percorso migliaia di chilometri, si è affacciato sulle sponde di mari e laghi e si è infine rifugiato tra le montagne, sui crinali di morbide colline. Incontrando, nel suo viaggio, una miriade di popoli e diverse tradizioni e culture, dall’Asia al cuore dell’Europa.

Ritorno a Isera tra le vigne eccellenti, dunque.

Un po’ di storia

La diffusione del Marzemino in ambito adriatico e Veneto va collegata al mito di Diomede e Antenore e all’origine troiana, o meglio orientale, dei Veneti. Certo è che durante i nòstoi, I viaggi di ritorno degli eroi omerici dopo la caduta di Troia, i naviganti portarono nelle stive anche l’uva marzemino. Proveniva da una città chiamata Merzifon, in Paflagonia, il paese di Diomede sul mar Nero. Esisterebbe dunque una forte connessione tra l’alto Adriatico e gli eroi della prima colonizzazione greca dell’Italia. A loro si deve il merito di aver portato questo vitigno e di averlo reso protagonista ancora oggi della viticoltura italiana. Le prime testimonianze della presenza del Marzemino si riferiscono al Veneto trecentesco. Ma la sua diffusione nel Trentino meridionale va attribuita all’espansione della potenza militare e commerciale veneziana. E qui la storia di questo vitigno si intreccia con ulteriori leggende. Le uve Marzavi sono citate in antichi registri commerciali a Cipro, poi sulla costa dalmata, nei paesi lungo la foce del Po e dell’Adige, fino ad arrivare nel roveretano. Ma c’è chi lo vorrebbe originario da Marzmin, piccolo villaggio tra Carinzia e Slovenia, dove fu scoperto dalle truppe della Serenissima che poi lo portarono oltre confine.

In Trentino il Marzemino trova il suo habitat perfetto, nei territori della Vallagarina, zona rurale intorno a Rovereto, e in particolare nella zona di Isera e dei Ziresi. Confermandosi oggi tra i vitigni storici che compongono la Strada del vino e dei sapori della Vallagarina, la prima riconosciuta in Trentino. È un tracciato di oltre 200 Km per scoprire vigneti e campi coltivati dell’ultimo tratto della Valle dell’Adige, a sud di Trento. Dal punto di vista naturalistico siamo in un territorio baciato dalla fortuna, dove le Alpi incontrano la pianura e il lago di Garda, che mitiga il clima e protegge.

Bellezze e lusso

Ma ad aiutare la Vallagarina c’è anche un altro dono di natura: una straordinaria bellezza. Lo sapevano bene i viaggiatori illustri del Settecento, da Johann Wolfgang von Goethe in poi. Tutti loro consideravano queste terre la prima tappa del loro grand tour, il viaggio in Italia che era parte della formazione di ogni giovane colto che si rispettasse. Ed erano visitatori lungimiranti, gli scrittori e intellettuali nordici, precursori di quell’enoturismo che rappresenta oggi una risorsa irrinunciabile nel nostro paese. E dunque il Marzemino si ritrovò a essere il vino più in voga nei banchetti viennesi, nettare evocativo di bellezze italiche, amato dagli imperatori e dai loro ospiti. E anche dagli artisti, se si pensa che fu immortalato nel secondo atto del Don Giovanni. Ma non mancava mai neppure sulle tavole dei dogi e dei nobili veneziani. Che di certo non badavano a spese per avere a disposizione vini eccellenti e prestigiosi con una storia da raccontare.

Caratteristiche

Rosso rubino con sfumature violacee, il Marzemino è definito vino ‘gentile’ e profuma di frutti di bosco e viola mammola, con note balsamiche e una leggera speziatura. Il sapore è secco e morbido, con buona persistenza e tannini appena percepibili che lo rendono piacevole e delicato. Lo degusterò accompagnato a piatti tipici della zona, immaginandomi già la delizia del tortel di patate, il mio preferito, e del fanzelto di Terragnolo. Ma sono pronta a stupirmi con nuovi abbinamenti inediti.

Il concorso La vigna eccellente vede in gara tra loro i vigneti, oltre ai vini. Perché, non dimentichiamolo, è sacrosanto premiare il luogo dove nasce l’uva: è lì che tutto inizia.

Qui il programma completo del ritorno a Isera tra le vigne eccellenti.

Zum Wohl!

 

 

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Silvia Allegri
Silvia Allegri è giornalista, saggista e appassionata di animali. Organizza attività di approccio con gli animali, trekking someggiati e corsi di scrittura. Partecipa a seminari e conferenze. Per informazioni e contatti scrivi a silvia@silviaallegri.it
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