Scrittura strumento di guarigione

Scrittura strumento di guarigione.

Nei giorni estivi, durante le ore più calde della giornata, scrivere è bellissimo. Mi aiuta a stare ferma fisicamente, a concentrare la mia attenzione sulle idee e a dare libero sfogo alla creatività, distogliendomi in questo modo da pensieri malinconici, dal caldo, dalla stanchezza.

La scrittura è il mio lavoro e questo è un traguardo che ho raggiunto con fatica e rinunce, ma adesso raccolgo i frutti. C’è sempre qualcuno che mi chiede: ma il tuo lavoro vero quale è? Abituati come siamo a vedere uscire libri autopubblicati, o pubblicati a fatica da chi si crede pure uno scrittore quando in realtà il suo è solo un hobby o semplice ambizione, trovare persone che vivono di scrittura ormai è molto raro.

Scrivere a tempo pieno richiede grande disciplina. Non c’è un posto di lavoro dove andare, o meglio qualsiasi luogo è buono per scrivere. Serve invece molta autodisciplina. Si scrive isolandosi dal caos che ci circonda, in mezzo alla calca, lungo una strada, in macchina, magari con le quattro frecce, fermi in una piazzola di sosta. Si scrive al bar, in spiaggia, perfino con mezzo corpo in acqua, se serve fare d’urgenza un pezzo e inviarlo in redazione e la richiesta arriva mentre stiamo facendo il bagno in mezzo a un mare turchese. O se arriva quell’intuizione che magari si rincorre per tanto tempo e si presenta nella nostra mente nell’attimo più inaspettato.

Una cosa è certa: quando non è un hobby o un capriccio, la scrittura è anche fatica e sacrificio. E in alcuni momenti della vita è una salvezza.

Ho sperimentato il potere guaritore della scrittura durante i corsi di scrittura emozionale, confrontandomi con gli allievi e con i cambiamenti epocali che si sono avviati nelle loro vite proprio durante i nostri incontri. C’è chi cambia lavoro, chi riscopre un talento nascosto, chi prende contatto con le proprie emozioni più segrete.

La scrittura è uno strumento di guarigione, insomma. Consente di mettersi a nudo, di guardare  dentro l’anima, di capire. E solo capendo si guariscono le nostre ferite più profonde.

Sono contenta di aver incoraggiato chi frequenta i miei corsi a riprendere questa consuetudine e a farlo con carta e penna. Recuperando quelle vecchie abitudini che noi, nati prima dei cellulari, abbiamo coltivato da ragazzini.

Torno al mio file, aperto su un libro in divenire. Una storia di riscatto e di rinascita. Il protagonista è un uomo, che mi ha chiesto di dare una forma ai suoi ricordi. Ve ne parlerò presto.

Ps: il disegno che ritrae me e Ringo è stato realizzato da Claudia Piras.

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Silvia Allegri
Silvia Allegri è giornalista, saggista e appassionata di animali. Organizza attività di approccio con gli animali, trekking someggiati e corsi di scrittura. Partecipa a seminari e conferenze. Per informazioni e contatti scrivi a silvia@silviaallegri.it
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