Storia di Bella e di incontri magici.
Quanto è difficile ripercorrere certi episodi della vita, con la mente e con il cuore. Ma che sollievo, che leggerezza condividere, quando ti arriva la possibilità di farlo ed è del tutto inaspettata.
Essere vegan
Mi è successo questo con Umberto, che attraverso i social è arrivato a me e a Bella. E mi ha chiesto di raccontargli la mia storia, per farla conoscere ad altri amici, lettori e appassionati di animali e di natura che seguono il suo blog, ben fatto e ricco di informazioni utili. Che onore essere ospitata su essere vegan. E trovare un interlocutore intelligente e rispettoso, capace di ascoltare e di ‘sentire’.
La penso come lui: non c’è cosa migliore che raccontare storie, dove a essere protagonisti sono animali che ritrovano la dignità e la libertà, ma soprattutto che hanno un nome. Un’identità, un carattere, esigenze e sentimenti. Proprio come gli umani. E un’intelligenza che spesso non viene loro riconosciuta, come avviene spesso per gli asini, i miei grandi amori. Solo in questo modo, mettendo sotto i riflettori chi è stato sempre emarginato, si raggiunge il cuore delle persone, e si contribuisce con il proprio operato a cambiare il mondo, in meglio. O almeno, a fare di tutto perché sia così.
A un anno di distanza dal nostro incontro, e nel giorno di San Valenti, dedico a Bella il mio pensiero speciale. A lei e ai tanti invisibili che sono diventati visibili. E all’impegno che dedichiamo ogni giorno per riportare la giustizia e il rispetto al centro di ogni nostra azione quotidiana.
La storia di Bella è la storia di incontri magici. Tra lei e me, tra me e gli altri animali, tra noi e le persone che amano ascoltarci e condividono una stessa visione del mondo.