Senza distinzioni, perché la sofferenza è qualcosa che appartiene a ogni essere vivente.
Ciao Camilla, ti ricordo pensando, oggi, che il tempo per ridere e incoraggiarci lo abbiamo sempre trovato. Che fosse un attimo o un pomeriggio, non importava. Bastava una parola e come per magia si ritrovava la grinta.
Tre anni fa esatti ci hai lasciato.
Camilla, l’avevo conosciuta perché era amica di mia zia Anna, ed era lei il punto di riferimento della Lav, dagli anni ’80 in poi. Verona aveva lei, soprattutto lei, Camilla, e vederla in postazione, dietro al banco dell’associazione, ci dava tante certezze. Quanti volontari ha visto crescere? Quanti ne ha sostenuti, abbracciati, aiutati a far emergere la grinta che serve per combattere contro le peggiori ingiustizie?
Andavo a casa sua a prendere i calendari, le uova di Pasqua, i gadget, i formaggi vegani. Mi intrattenevo lì da lei. Si parlava dei suoi cagnetti, dei miei animali. Ma anche della famiglia, dei miei amori, delle nostre incazzature, delle tante speranze. Ci si scoraggiava, spesso, perché purtroppo tante cose non cambiano, o forse peggiorano. Ma era uno sconforto che durava pochi attimi.
Camilla era una guerriera, non si arrendeva mai. Mi ha prestato dei libri, che parlavano di politica e di diritti umani negati. Perché il rispetto degli animali passa attraverso il riconoscimento dei diritti umani, e viceversa. Mi ha preparato una splendida sciarpa rossa per ringraziarmi per tutte le firme raccolte durante una campagna. Un regalo fatto su misura, un oggetto caldo che mi protegge il collo e che spesso è stato scelto dai miei quattro zampe per riposare al caldo, sul divano.
C’era un banchetto, una manifestazione, una riunione? Lei c’era. nonostante il freddo, il caldo, il mal di gamba, i dolori alle ossa, il cuore debole, la stanchezza.
Lei aveva una buona parola per tutti, e personalmente mi ha insegnato una cosa grande e importante: si fa attivismo senza distinzioni, non si innalza una barriera tra dolore umano e dolore animale, non esistono le sofferenze da catalogare in settori. Tutti siamo importanti e tutti abbiamo dei diritti. Non bisogna perder tempo a giudicare, ad avere pregiudizi, a irrigidirsi.
Sono certa che tanti si riconoscono in queste parole che io le voglio dedicare. Lei era così: dura e dolce, agguerrita e paziente, ma sempre in campo. Lei mia ha insegnato che ESSERCI è più importante che mandare un messaggio o condividere una campagna. Certo, la tecnologia ci aiuta, ma questa grande amante degli animali mi ha insegnato quanto è importante l’umanità, e che la presenza fisica vale molto di più di un messaggino. E ci sono persone che questo insegnamento lo hanno accolto e assorbito, per fortuna.
Camilla, noi non molliamo!