Nei giorni in cui so che si attenda un circo con animali nei paraggi di casa mia la malinconia aumenta…. Si sa che esistono, si sa che porcherie succedono in quei camion e dietro le quinte, ma averli vicini, a breve distanza da me, aumenta il dolore. E la rabbia. Tra qualche giorno in provincia di Verona inizia lo show del circo, e chissà in quante altre parti d’Italia e del mondo; una tortura legalizzata di animali per far divertire….chi? Gli animali, vestiti e agghindati e ricoperti di lustrini? Le persone? Perché lo sappiamo tutti, per fortuna il pubblico diminuisce, e aumenta la sensibilità nei confronti degli animali. Ma i circensi pur di avere pubblico pagano dei poveri disgraziati che stanno agli incroci più caotici della città a distribuire coupon e biglietti con sconti, e magari tanti genitori con poche idee scelgono la soluzione comoda di portare i propri figli a “vedere gli animali”, quando in realtà si vedono solo esseri viventi privati del loro diritto di vivere in maniera dignitosa. Forse serve ricordare che tutti noi, con le nostre tasse, contribuiamo a mantenerli in vita, questi circhi, che ancora si accaniscono a torturare animali invece che offrire spettacoli più belli e meno violenti, dove a esibirsi non ci siano animali sofferenti e prigionieri, ma acrobati agili e soprattutto liberi di aver scelto il circo come luogo di lavoro e non come prigione.
Complimenti agli amministratori che permettono ancora gli attendamenti dei circhi nel loro territorio, per poi magari farsi fotografare con il cagnetto di casa in campagna elettorale, fingendo di amare gli animali. Ancora una volta la politica dimostra di andare a braccetto volentieri con i circhi. Chissà cosa si nasconde dietro a questi facili permessi. Mi auguro che genitori e famiglie con coscienza sappiano, nel terzo millennio, che il circo con animali non è educazione, non è spettacolo, ma solo triste e disgustosa prepotenza nei confronti di creature che hanno avuto la sfortuna di imbattersi nella razza umana.