Una mattinata con Fabrizio Barca, arrivato a Verona durante il suo “tour” per l’Italia, per presentare il suo programma e parlare di politica. E Barca sa parlare con una semplicità disarmante, sapendo cogliere con acutezza e ironia, ma anche con lucidità straordinaria, la drammaticità del periodo politico che stiamo vivendo. E’ un outsider, come ama definirsi, un uomo di grande esperienza che mette al servizio di un partito che sembra essere giunto allo sbando le sue riflessioni e le sue proposte.
Una presenza che fa sperare. I cittadini, gli elettori del pd ormai stanchi di assistere a beghe interne che distruggono il partito, gli stessi amministratori, disorientati e frazionati in correnti che sembrano non voler comunicare tra loro, non possono che tirare un sospiro di sollievo di fronte a un uomo politico di enorme spessore, e in grado di far percepire a chiunque la solidità dei propri valori morali. Barca ha analizzato la situazione critica dell’Italia, ha illustrato le proposte per risalire dal baratro, la sua idea di partito, le sue proposte per realizzare un Partito Democratico in grado di essere credibile, solido, nel quale le anime sappiano convivere e condividere battaglie, ognuna con la propia identità, ma tutte unite con l’obiettivo comune di dare una vera svolta economica, politica e sociale.
Una piacevole parentesi, la visita di Farbrizio Barca, che mitiga un poco la grande amarezza di chi si trova, troppo spesso, a far parte di un partito talmente diviso al suo interno da avere quasi perso totalmente la propria identità.