Ecco il mio diario di viaggio per Popolis:http://www.popolis.it/parco-dellaveto-appunti-di-viaggio/
Sono passati otto giorni da quando sono tornata da un breve viaggio in Liguria alla scoperta del Parco dell’Aveto, un piccolo angolo di terra a me sconosciuta e ricchissima di bellezza, cultura, sorprese.
I cavalli selvaggi: la meravigliosa presenza di queste creature, così potenti e delicate, che vivono e (con)vivono con l’uomo, ma mantenendo la distanza che li rende indipendenti e non soggiogati. Noi che li immaginiamo animali domestici, che li vediamo sempre solo in maneggi o sulle piste di gara, rinchiusi in box, sottomessi, ahimè, all’uomo e ai suoi capricci, abbiamo potuto riscoprire l’enorme emozione di fare una curva nel bosco e ritrovarceli davanti, mentre pascolano e ci osservano da vicino, oppure da lontano, arrampicati su una collina, a godersi le ultime luci della sera indisturbati, e pronti ad andare a ripararsi tra gli alberi.
Ho scoperto una terra generosa e ricca di sapori, selvaggia come i suoi cavalli e al tempo stesso ospitale: una terra che ci racconta a modo suo la bellezza di questo Paese, pieno di problemi ma così abbondante di risorse che la speranza di una consapevolezza, da parte di tutti i suoi abitanti, fa sempre capolino. Che Italia sarebbe se fossimo in grado di valorizzarla?
E il primo passo parte da qui, per me: proteggere i cavalli, il loro habitat, per fare affermare la natura coi suoi equilibri e i suoi ritmi, e per una volta essere noi, quelli che si adattano. Una petizione chiede ora il riconoscimento dello status giuridico di questi animali e misure di intervento per proteggerne la vita all’interno del Parco, trovando forme di buona convivenza con la presenza umana un’aumentata consapevolezza del loro valore.
Su Facebook nella pagina I cavalli selvaggi dell’Aveto Wild Horse Watching si trovano tutte le info per conoscere i cavalli, aiutare nella raccolta firme, organizzare un viaggio per andarli ad ammirare.