Questo anno che sta per finire resterà nella memoria di tanti di noi amanti degli animali per una storica vittoria: la chiusura di Green Hill, che a dispetto del nome è una delle più orribili aziende d’Italia: una vera e propria fabbrica di cani da mandare ai laboratori di vivisezione, costretti a passare la vita rinchiusi nelle gabbie e a patire sofferenze atroci nei laboratori di tutto il mondo.
Un incubo è finito ma tanti ne restano: la battaglia è vinta, ma la guerra deve proseguire.
Green Hill è stata chiusa grazie all’amore, alla passione e al coraggio di migliaia di persone sensibili, che si sono battute, ognuna con i mezzi che aveva a disposizione, per accrescere lo sdegno dell’opinione pubblica e aprire gli occhi della gente su questo orrore che si consuma a nostra insaputa.
Insomma, quando ci si sente una goccia nell’oceano, non bisogna arrendersi. Sembrerà un luogo comune, ma non lo è. Tante persone insieme formano un oceano che ha la forza di cambiare le cose. Bisogna avere il coraggio di iniziare da se stessi: prestando attenzione al rispetto degli animali nel quotidiano, diffondendo informazioni, investendo tempo a discutere con le persone, con pazienza e sangua freddo.
Mi auguro che il prossimo obiettivo sia quello di contare sempre più persone impegnate in prima linea per far parlare chi non ha voce. Siamo noi i responsabili degli esseri più fragili che non possono difendersi da soli.