Domani, 27 febbraio, si terrà a Bergamo, presso l’Istituto Tecnico Superiore per le nuove tecnologie della vita “Giulio Natta”, un convegno dal titolo “Il latte d’asina e le sue proprietà”. Si tratta dell’ultimo appuntamento di una serie di incontri relativi all’impiego dell’asino come animale da lavoro, da compagnia, e anche, appunto, come animale riscoperto per il suo preziosissimo latte, dalla proprietà inidiscusse e conosciute fin dallantichità.
Ho l’onore e l’onere di chiudere il convegno presentando il mio libro.
Il mio intento sarà quello di “alleggerire” i toni del dibattito, proponendo una serie di curiosità relative all’asino e alla sua presenza nella vita dell’uomo. Fornirò dunque, spero, qualche spunto di riflessione per poter vedere l’asino non più come animale sciocco, testardo e ormai inutile, ma come compagno di lavoro, giochi e percorsi terapeutici.
So che ormai da molti anni anche in Italia sono sorti alevamenti di asini per produrre il prezioso latte: la mia paura è che si arrivi a forme di sfruttamento eccessivo di questo animale.
Il convegno di domani servirà dunque ai partecipanti per riscoprire le virtù asinine, e a me per chiarirmi meglio il quadro generale relativo a questi allevamenti, con la speranza di non scoprire che sono diventati sfruttamenti.