La bocciatura, oggi alla Camera, dei tre emendamenti riguardanti le cosiddette ‘quote rosa’, lascia l’amaro in bocca.
Complice il voto segreto, che ha permesso a certi parlamentari di esprimere un parere contrario: ciò dimostra che di fatto battaglie politiche come questa, importante ed epocale, non vengono condotte con trasparenza e coerenza (e più d’una persona oggi ha ricordato la triste e ingloriosa vicenda dei 101, qualche mese fa).
Ma complice anche una resistenza decisamente innegabile di fronte alla prospettiva di veder crescere la rappresentanza femminile in palazzi e luoghi da sempre dominati da uomini.
Di sicuro non è bello pensare che le donne potrebbero avere accesso alla politica e candidarsi solamente grazie ad una legge che in un certo senso le tutela. Certamente è condivisibile la critica di chi si dichiara perplesso di fronte alle quote rosa, mettendo in dubbio l’effettiva preparazione e competenza delle candidate.
Ma questo resta forse un passaggio obbligato, per gettare le basi di una vera rivoluzione culturale con cui le donne sapranno autoaffermarsi e soprattutto sostenersi nelle scelte elettorali. La mia esperienza di amministratrice mi aiuta e mi ha illuminato, in questo senso: essere donna e fare politica non è semplice. Si rovescia lo ‘schema’ mentale per cui si è abituati a vedere uomini al potere e donne in disparte, a ricoprire ruoli secondari e modesti.
Comunque, un aspetto positivo questa giornata lo ha avuto. Anche se i due partiti principali che sostengono l’Italicum si sono spaccati sulla votazione degli emendamenti relativi alle quote rosa, le deputate di destra, sinistra e centro, oggi e nei giorni passati, hanno fatto fronte comune, facendo percepire un desiderio trasversale di affermazione. Senza una vera, forte e sincera alleanza tra donne, non si va da nessuna parte.
DI FEDERICA LAVARINI
http://www.verona-in.it/2014/03/12/donne-e-politica-solo-boutade-e-fumo-negli-occhi-degli-italiani/