Ho partecipato oggi per la prima volta (confesso questa terribile lacuna..) al Salone Internazionale del Libro a Torino.
E sarei rimasta molto più a lungo in quel luogo: in mezzo a una folla di persone che giravano curiose tra centinaia di stand pieni di libri si tocca e si sente la voglia di cultura, di informazione, di dialogo, nonostante si continui a sottolineare il tramonto del libro, bene di lusso in tempi di crisi.
I libri costano, sì, eppure esistono ancora persone che sanno rinunciare a molte altre cose, ma per fortuna non alla cultura. Anche se siamo tra i paesi con la più bassa percentuale di libri letti ogni anno, luoghi come il Salone del Libro fanno rinascere la speranza. Perchè di questo si tratta: un libro racchiude dentro le sue pagine nuovi saperi, riflessioni, punti di vista che non possono far altro che bene in chi li legge, se non altro per stimolare capacità critica e di opinione, due caratteristiche che purtroppo, in tempi di ‘surrogati’ di cultura, vanno scomparendo.
Tanti gli stand dedicati a pubblicazioni sull’ambiente, la natura, l’etica, il rispetto dell’ambiente e degli animali. Un segnale di speranza che ho voluto cogliere e che mi sono portata volentieri a casa.
Solo la cultura e la capacità di mettere in discussione i nostri stili di vita malsani potranno salvare il mondo.